Villa Roberti a Brugine è sicuramente una delle più belle ville rinascimentali del Padovano. Racchiude un importante ciclo di affreschi di Giambattista Zelotti e sovrapporte di Paolo Veronese e si caratterizza per la singolare planimetria.

La sua progettazione fu affidata nel 1544 da Girolamo de’ Roberti all’architetto Andrea da Valle (i lavori furono completati nel 1553), che edificò la villa sulle rovine del castello dei Maccaruffo, di cui rimangono ancora la torre trecentesca (dove sono visibili tracce di affreschi con lo stemma dei Carraresi) ed il pozzo antistante la barchessa (fine XV secolo).

La decorazione esterna del palazzo di Brugine con scene di storia romana ed aspetti mitologici è andata quasi completamente perduta, mentre all’interno, nel luminoso Salone Nobile, si conserva tutt’ora un pregevole ciclo di affreschi a soggetto mitologico risalente alla metà del Cinquecento, opera di Giambattista Zelotti e Antonio Fasolo. Paolo Veronese ha lavorato alla decorazione delle sovrapporte. Molti ammodernamenti e sistemazioni risalgono al Settecento, come gli stucchi presenti al Piano Nobile e la bella cancellata in ferro battuto (1742), mentre il parco conserva tutt’ora l’aspetto di giardino romantico all’inglese che lo rese celebre fin dalla sua creazione. La barchessa risalente al XV secolo e’ cadenzata all’interno da due grandi camini rinascimentali e all’esterno da otto archi che poggiano su colonne con capitelli.

Villa Roberti oggi

Villa Roberti ospita il Mercatino dell’antico e dell’usato che si svolge la prima domenica del mese. La villa è inoltre una cornice magica per eventi grazie alla bellezza della Villa e del suo corpo centrale, ma anche grazie alla cura dell’ampia area verde disposta di fronte alla facciata e del bosco circostante.

Il Bosco, recentemente restaurato, grazie all’aiuto del Comune di Brugine, è oggi visitabile. Al suo interno percorsi botanici e dedicati ai bambini.

La barchessa, esempio di architettura funzionale alle attività di Villa Roberti

La barchessa risale alla fine del ‘400 ed è un tipico esempio di architettura funzionale all’attività agricola della villa. Al suo interno si trovano due grandi camini rinascimentali, il portico cadenzato da otto archi poggia su colonne ingentilite da capitelli con lo stemma dei Roberti.

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